Missione compiuta!

C’é grande soddisfazione in IVG per il completamento del progetto IceCube.
Si potrebbe pensare che gennaio sia il periodo meno indicato per essere emozionati al pensiero di qualcosa di ghiacciato, ma il progetto IceCube è qualcosa di molto più che solo ghiaccio! L'eccitazione si estende fino al Polo Sud dove gli scienziati hanno completato l'installazione di uno straordinario strumento di ricerca composto da oltre 5000 dispositivi detti DOMs e destinato a rilevare le particelle misteriose chiamate neutrini, sepolti in un chilometro cubo di ghiaccio. Dicembre 2010 segna il completamento del IceCube Neutrino Observatory situato nella National Science Foundation’s Amundsen-Scott South Pole Station in Antartide.
Il progetto ha attraversato più di un decennio. Finanziato dalla National Science Foundation, è gestito dalla University of Wisconsin di Madison. Questo "Discover Class", rivelatore di neutrini, utilizza oltre 5.000 sensori distribuiti nel ghiaccio, alcuni alla profondità di 8000 piedi e ha lo scopo di scoprire l'origine del nostro universo, studiando le traiettorie dei neutrini stessi.
IVG è stata scelta per progettare e produrre il tubo speciale necessario a perforare il ghiaccio attraverso un sistema di acqua calda. Il tubo doveva essere molto lungo (oltre 9000 piedi, realizzato grazie all’unione di più sezioni lunghe 400 piedi ciascuna), altamente resistente agli allungamenti e in grado di lavorare a temperature molto rigide. Gli speciali raccordi utilizzati per congiungere le diverse sezioni sono stati progettati da IVG, dovendo garantire connessioni sicure, resistenza a carichi veramente elevati e ingombro minimo, al fine di favorire l’avvolgimento su aspo. Un’indagine su Google di "IceCube Neutrino Observatory" produce circa 217.000 risultati con articoli e siti web che spiegano questo sistema unico. Molti risultati della ricerca forniscono ampie informazioni circa la tecnologia e le sorprendenti prospettive di questa ricerca scientifica.
In IVG ci piace pensare che se quest’osservatorio potrà mai rivelare l'origine del nostro universo, parte essenziale del successo sarà dovuto anche alle prestazioni e all'affidabilità del nostro tubo.